(di Paul Jorion, 9 gennaio 2013, l’originale in francese è qui)
Siete in molti a contattarmi oggi per chiedermi perché non parlo della notizia che sta agitando tutta la stampa e tutta la blogosfera: “L’ F.M.I. si è sbagliato!”.
A ció ci sono diverse ragioni:
1) La prima è che il Fondo Monetario Internazionale si è sbagliato su pressoché tutte le questioni di cui si è occupato, sin dal momento della sua creazione nel 1944. Perché? Perché è (come la sua sorella gemella, la Banca Mondiale), il figlio-modello della Scuola di Chicago, la quale è stata l’autrice, nei tempi andati, di una caricatura ideologica di “scienza” economica. Una ricerca sul blog (cliccare la funzione “Chercher”, cioè “cercare”), vi convincerà che l’ FMI lo critico in permanenza, sia che si tratti della politica che ha fatto applicare nei paesi in difficoltà finanziarie, sia che si tratti della sua recente valutazione del debito sovrano dei paesi europei a partire dal montante del premio dei CDS (Credit Defaul Swaps).
2) La seconda è che l’articolo di cui oggi si parla ovunque, scritto da Olivier Blanchard e Daniel Leigh, “Growth Forecast Errors and Fiscal Multipliers (trad. it: “Errori nelle previsioni di crescita e moltiplicatori fiscali”) ha già dato luogo, proprio qui sul nostro blog, ad un eccellente biglietto di François Leclerc, lo scorso ottobre: Gli economisti, con noi!. Per una volta abbiamo solo tre mesi di anticipo!
(tradotto dal francese da Alessio Moretti)
Une réponse à “L’ F.M.I. SI E SBAGLIATO!”
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