La traduction en italien par Alessio Moretti de OÙ L’ON REPARLE DES VOLEURS DE POULES QUI FONT LA MANCHETTE DES JOURNAUX
(17 febbraio 2012 – Questo testo è un “articolo presslib’”(*))
L’altro ieri scrivevo in “Il Sig. Stiglitz non è al corrente”:
[…] era necessario che la Borsa fosse in continua scalata (si è pensato un tempo – ed alcuni apparentemente ancora lo pensano – che lo High Frequency Trading avrebbe dato una mano – di nascosto: senza dover mettere in prigione un numero troppo grande di informatici svelanti l’inghippo) […]
Ora, lo Wall Street Journal annuncia in questo medesimo istante che “La Corte di Appello annulla la condanna dell’ex-programmatore di Goldman Sachs”, condannato – ricordo – nel 2011 ad una pena incompressibile di otto anni di prigione. L’articolo fra l’altro dice ció che segue:
Giovedì in fine giornata, in un giudizio di una sola pagina, la Corte d’Appello americana del Secondo Circuito dichiara che la condanna del Sig. Aleynikov deve essere annullata e che lui dovrebbe essere rilasciato; la Corte non dà le sue ragioni.
Se non sapete chi sia Sergey Aleynikov, rileggetevi il mio biglietto del luglio 2009: “Sergey Aleynikov, eviti i balconi!”. Ci scrivevo quanto segue:
Mr. Joseph Facciponti, Assistente del Procuratore Generale americano, il 4 luglio in tribunale ha dichiarato alla stampa: “La banca (Goldman Sachs) ha ventilato la possibilità del pericolo che qualcuno che sappia utilizzare questo programma possa utilizzarlo per manipolare i mercati in maniera disonesta”. Ah! Questa si che è una cosa assolutamente notevole: un programma che avrebbe potuto suggerire al Sig. Aleynikov di manipolare i mercati in maniera disonesta nel caso che lavorasse per Teza Technologies, mentre gli permetteva di guadagnarsi da vivere da onesto lavoratore quando lavorava per Goldman Sachs! C’è qui un mistero che gradirei molto chiarire, tanto più che il 4 luglio è la festa nazionale americana: perché la Corte sieda un giorno che è negli Stati Uniti l’equivalente di ció che per i francesi è il 14 luglio (cioè la festa nazionale), bisognava che il caso del Sig. Aleynikov fosse giudicato – come minimo – un caso urgente!
Parlavo di Aleynikov anche in un altro biglietto, pubblicato due giorni più tardi, intitolato (chissà perché?) “Nella mia scatoletta delle anomalie”, dove menzionavo tre anomalie che sicuramente non hanno nessun rapporto tra di loro: una somma intracciabile di mille miliardi di dollari nel bilancio della Fed, la presenza inopinata sui mercati a termine americani di “qualcuno da qualche parte [che ha] a sua disposizione delle somme colossali destinate a lanciare sui mercati di borsa dei segnali di ottimismo forzato”, e l’arresto di Sergey Aleynikov in un giorno di festa nazionale.
(tradotto dal francese da Alessio Moretti)
(*) Un “articolo presslib’” puó essere liberamente riprodotto digitalmente, nella sua totalità o in parte, a condizione che il presente capoverso sia riprodotto al suo seguito. Paul Jorion è un “giornalista presslib’” che vive esclusivamente dei suoi diritti d’autore e delle vostre contribuzioni. Potrà continuare a scrivere come fa oggi fintanto che l’aiuterete in ció. Il vostro sostegno puó esprimersi qui.
2 réponses à “DOVE SI RIPARLA DEI LADRI DI GALLINE CHE FANNO I TITOLONI DEI GIORNALI”
J’apprécie !
D’autant que ça me donne une occasion supplémentaire de lire de l’italien, ce qui fait mes délices.
Mais j’insiste : je crains que ce ne soit pas les Italiens (ou les Espagnols, ou les Portugais, ou les Grecs) qu’il faille (en priorité) informer, mais plutôt les gens de langue allemande (Allemands, Autrichiens, voire, à un chouïa près, Néerlandais, Polonais et Finlandais).
Y’a toujours personne dans la salle qui soit capable de ? (Je redis : moi non, même dans l’italien que je lis avec plaisir, je ne serais pas capable de faire ce que tu fais).
Donc, encore une fois merci et continue, c’est pas du temps perdu, loin de là.
Mais j’aimerais encore plus.
il ne nous reste qu’à prier sainte Nadège de la Boule…